Northwave: azienda paralizzata da attacco ransomware

Attacchi ransomware mettono a rischio aziende: tra paralisi operative e il pericolo di data breach, l’importanza dei backup offsite e della cyber-sicurezza emerge chiaramente.
attacco ransomware northwave

Il recente attacco hacker subito da Northwave, azienda di punta del distretto montebellunese dello sportsystem, mette in evidenza quanto sia cruciale la necessità di prevenire e rispondere in modo efficace ai cyber-reati. Con l’avvento della digitalizzazione, le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, stanno diventando bersagli appetibili per i cyber-criminali.

La Northwave è stata vittima di un classico ransomware, dove i dati aziendali vengono bloccati e crittografati, paralizzando l’intera operatività aziendale. Dall’amministrazione alla logistica, dal magazzino alla rete vendite, tutto può essere bloccato in un istante. Fonti indicano una richiesta di riscatto di ben duecentomila euro per “sbloccare” la rete aziendale.

Seppure siano numerose le misure preventive per evitare questi attacchi, come la formazione del personale e l’adozione di tecnologie avanzate, una procedura di cybersecurity fondamentale, spesso trascurata, è il backup offsite. Questa pratica consiste nell’archiviare copie dei dati in luoghi fisicamente separati dall’infrastruttura principale. In caso di ransomware, avere una copia sicura e aggiornata dei propri dati in un luogo esterno permette un recupero rapido ed efficace, senza la necessità di pagare riscatti o subire perdite irreparabili.

Tornando al caso Northwave, si potrebbe ipotizzare che un adeguato backup offsite avrebbe potuto ridurre i tempi di fermo e le perdite economiche. Gli attacchi ransomware, infatti, possono rimanere inattivi e silenziosi per mesi, con una media di circa duecento giorni tra l’intrusione del virus e il momento in cui inizia a fare danni, la cosiddetta “finestra di compromissione”.

Un altro aspetto preoccupante degli attacchi ransomware è la potenziale fuga di dati, nota anche come data breach. Anche se, nel caso di Northwave, non è stato ancora confermato se vi sia stata una perdita di dati personali, le implicazioni di una tale fuga sono enormi. Oltre alle possibili sanzioni e alle azioni legali da parte del Garante per la protezione dei dati personali, un data breach può avere devastanti ripercussioni sulla reputazione e sull’immagine dell’azienda. La fiducia dei clienti, una volta persa, può richiedere anni per essere riacquistata, e il danno all’immagine potrebbe avere effetti a lungo termine sulle vendite e sul posizionamento di mercato. Questo sottolinea ulteriormente l’importanza di una strategia di cybersecurity solida e di piani di risposta immediata in caso di incidenti.

Questo episodio serve come monito per tutte le aziende: la prevenzione è fondamentale, ma è altrettanto cruciale avere un piano di ripristino rapido e affidabile. Investire in soluzioni di backup offsite è un passo essenziale per garantire la continuità aziendale in un’era in cui gli attacchi cyber sono all’ordine del giorno.

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